La storia della pelle

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Come è facile immaginare la pelle è un capo di abbigliamento che è stata utilizzata dai primitivi per proteggersi dal freddo ed insieme alla pelliccia sono stati per molto tempo gli unici indumenti per coprire il corpo.

Preistoria

La storia della lavorazione della pelle ha radici antiche che risalgono alla preistoria. Inizialmente, la pelle veniva utilizzata come capo di abbigliamento per proteggersi dal freddo e dagli agenti atmosferici. Tuttavia, presto si scoprì che la pelle era soggetta a deterioramento e si cercò un modo per renderla più resistente e durevole.

Concia alle aldeidi

Una delle prime scoperte importanti fu quella della concia alle aldeidi. I primitivi si accorsero casualmente che l'esposizione della pelle ai fumi del fuoco ne prolungava la durata. Questo metodo di concia, chiamato concia alle aldeidi, consentiva alla pelle di diventare più resistente all'usura e alla decomposizione.

Concia al vegetale

In seguito, fu scoperta la concia al vegetale, utilizzando i tannini presenti in varie cortecce e foglie. Si scoprì che immergendo la pelle in una miscela di acqua e tannini, la pelle diventava morbida e resistente alla decomposizione. Inoltre, venne notato che il contatto con l'acqua e i rami colorava la pelle di marrone.

Egizi e Fenici – oggetti ornamentali

Con il passare del tempo, popoli come gli Egizi e i Fenici iniziarono a utilizzare la pelle non solo per abbigliamento, ma anche per la produzione di oggetti ornamentali

Greci e romani – nuove tecniche

I guerrieri greci e romani svilupparono nuove tecniche per la lavorazione della pelle e le pelli più indurite vennero utilizzate per produrre scudi e corazze.

Arabi – decorazione su cuoio

Gli Arabi introdussero l'arte di decorare il cuoio, che fu presto trasmessa agli Europei. Durante il Rinascimento in Italia, l'arte di lavorare e decorare il cuoio raggiunse il suo apice. Il cuoio lavorato e decorato veniva utilizzato per abbellire intere pareti, come ad esempio nel Palazzo Ducale di Urbino.

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Concia al cromo

Verso la fine del XIX secolo, fu sviluppata la tecnica della concia al cromo, che utilizzava sali di cromo e bicarbonato di sodio. Questa tecnica aveva numerosi vantaggi: la produzione era più veloce, semplice ed economica, il che rendeva il prodotto lavorato meno costoso. Inoltre, il cuoio diventava più facile da lavorare e adattabile a diversi utilizzi. 

La concia al cromo è diventata la tecnica più utilizzata nell'industria conciaria, rappresentando circa l'80-90% del cuoio prodotto. Tuttavia, il pellame conciato al vegetale rimane altamente pregiato. 

Industria conciaria italiana

In Italia, la lavorazione del cuoio è concentrata in diverse regioni, ognuna con i propri distretti conciari. Ecco alcuni dei principali distretti conciari in Italia:

Santa Croce sull'Arno (Toscana): Situato in provincia di Pisa, questo distretto è uno dei più importanti per la lavorazione del cuoio in Italia. È conosciuto per la produzione di pelletteria di alta qualità, come borse, scarpe e accessori.

Arzignano (Veneto): Situato nella provincia di Vicenza, il distretto di Arzignano è uno dei più grandi poli conciari d'Europa. È specializzato nella produzione di pellami per calzature, arredamento e automotive.

Solofra (Campania): Solofra, in provincia di Avellino, è noto per la produzione di pellami di alta qualità utilizzati principalmente nell'abbigliamento e nella pelletteria di lusso.

Scandicci (Toscana): Situato nella periferia di Firenze, il distretto conciario di Scandicci è famoso per la produzione di pellami pregiati utilizzati nell'abbigliamento e nell'arredamento.

Caserta e Napoli (Campania): Questi distretti conciari sono rinomati per la produzione di pellami per calzature, soprattutto per le scarpe artigianali di alta qualità.

Ponte a Egola (Toscana): Questo distretto, situato in provincia di Pisa, è specializzato nella produzione di pellami per calzature, borse e accessori moda.

Fucecchio (Toscana): Fucecchio è noto per la lavorazione del cuoio nel settore calzaturiero e produce una vasta gamma di pellami per scarpe di diversi stili e fasce di prezzo.

Oggi, l'industria conciaria italiana è considerata leader nel settore, rappresentando il 16% della produzione mondiale e il 65% della produzione europea. L'Italia esporta prodotti conciati in 121 paesi.

Su tutto il territorio italiano ci sono ben 1330 aziende, di cui 179 sono situate in Campania, regione specializzata nella lavorazione di pelli per abbigliamento, scarpe e pelletterie.

Distretto conciario di Solofra

Conceria solofra

Il distretto di Solofra in Campania, che è specializzato nella lavorazione di pelli per abbigliamento, calzature e pelletteria, si conciano soprattutto pelli di piccola taglia come ovine e caprine.

Su tutto il territorio italiano ci sono ben 1330 aziende, di cui 179 sono situate in Campania, regione specializzata nella lavorazione di pelli per abbigliamento, scarpe e pelletterie.

Conclusione 

Nel complesso, l'industria conciaria italiana ha raggiunto uno sviluppo qualitativo e tecnologico significativo, mantenendo una posizione di rilievo a livello internazionale.

In sintesi, l'Italia si distingue nella produzione e lavorazione della pelle grazie alla sua maestria artigianale, alla varietà di pellami offerti, al design di moda e all'impegno verso la sostenibilità. La pelle italiana rappresenta un'eccellenza nel settore, e continua ad essere ammirata e richiesta a livello internazionale.

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